TESTATA
DI TIRO - 34
Progetto di una testata di tiro per cassaforma autoreagente.
Analisi Statica
FEM della struttura in acciaio.
Trattasi di lavoro svolto per conto della ditta GRANDIN CASSEFORME
METALLICHE s.r.l., via Triestine, 118 - Musile di Piave (VE)
DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE
La testata di rilassamento oggetto della presente Relazione di Calcolo,
è caratterizzata da una trave a cassone disposta con asse principale
di inerzia orizzontale con le ali forate (sulla quale vengono fissate
le "trecce" in acciaio armonico che costituiscono i cavi di
precompressione) collegata, tramite due "bretelle" alle due
estremità, ad una trave "motrice", anche questa a cassone,
che viene spinta da due cilindri oleodimamici di rilassamento a corsa
semplice di 100 ton ciascuno, i quali a loro volta hanno come contrasto
un piantone, sempre a cassone.
Per ridurre gli spostamenti verticali in modo da contenerli entro valori
che non compromettano il corretto funzionamento della "macchina",
l'estremità libera della trave che sorregge il piantone di contrasto
(estremità verso la trave motrice) è stata fissata a terra
mediante n.° 4 tirafondi ciascuna. In tal modo, la coppia che inevitabilmente
si genera alla base del piantone verticale (in quanto le forze date dalla
spinta dei cilindri oleodinamici vanno a caricare il piantone verticale
con una forza concentrata come fosse una mensola) viene ripartita tra
i due "appoggi" previsti della trave-piantone orizzontale sul
pavimento, in due forze verticali (uguali ed opposte).
E' stato
scelto di realizzare sezioni di tipo scatolare (quindi sezioni chiuse),
sia per le travi che per il piantone, per conferire ai suddetti elementi
strutturali una certa rigidezza torsionale (che è maggiore rispetto
a profili di tipo aperto di pari inerzia flessionale) in modo da poter
sopperire ad eventuali effetti secondari (non contemplabili nel calcolo)
quali per esempio il ritorno elastico dovuto alla rottura di un trefolo
durante la tesatura, i ritardi nella risposta di alcuni trefoli a causa
del non perfetto ed uniforme ancoraggio dei medesimi sull'ala della trave
forata,
E' opportuno comunque prevedere un dispositivo di bloccaggio (o contenimento)
dei cilindri di rilassamento, per evitare che l'eventuale rilascio elastico
(a causa, come accennato sopra, della rottura improvvisa di un trefolo)
faccia catapultare il cilindro stesso.
Per quanto
attiene la tipologia dei profili impiegati (sono tutti profili composti
da lamiere di diversi spessori), alle soluzioni tecnico-realizzative nonché
ai materiali e prescrizioni di impiego, si rimanda alla tavola di progetto
redatta.
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