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CASSERO METALLICO AUTOREAGENTE S-10
Progetto esecutivo di una cassaforma metallica autoreagente per il confezionamento di tegoli in calcestruzzo precompresso tipo Shed.

Analisi Statica FEM della struttura in acciaio.
Trattasi di lavoro svolto per conto della ditta GRANDIN CASSEFORME METALLICHE s.r.l., via Triestine, 118 - Musile di Piave (VE)


DESCRIZIONE STRUTTURE

La struttura in oggetto, serve per il confezionamento di tegoli in calcestruzzo precompresso di sezione a SHED uno normale ed uno ribassato. L'ingombro massimo di questi tegoli sono B1 x H1 = 2.50 x 1.78 metri e B2 x H2 = 2.50 x 1.48 metri. Sono note (dato proveniente dalla Committenza) le sezioni finali dei tegoli e la relativa maschera con la disposizione dei trefoli di precompressione con i tiri massimi per ciascuna posizione. Il tegolo ribassato viene realizzato prevedendo un controfondo (in lamiera opportunamente nervata nelle due direzioni ) da adagiare all'interno del cassero metallico con la funzione solamente di contenimento del getto di calcestruzzo.
Il tiro massimo globale di esercizio per ciascun tegolo, viene imposto a 450 ton (dato proveniente dalla committenza).

Le sezioni dei tegoli, sono le seguenti:

Sono previsti n.° 4 cilindri di rilassamento con carico ammissibile di 200 ton ciascuno per mettere in tensione i trefoli nella zona di autoreagenza del cassero (dove il tiro massimo di esercizio è pari a 450 ton) e n.° 2 cilindri di rilassamento da 25 ton ciascuno per poter dare la pretensione massima di 40 ton ai trefoli superiori (zona piantone).

Le guide di scorrimento della testata sono solidali alla piastra di ripartizione. Per garantire il loro parallelismo durante il funzionamento, sono stati predisposti due profili: uno verso la piastra stessa (saldato) ed uno verso l'estremità libera (bullonato per permettere l'inserimento della testata).

La posizione dei martinetti, intermedia rispetto al baricentro delle forze di pretensione massime assolute date nelle due configurazioni di carico (cassero normale e cassero ribassato), è eccentrica rispetto al baricentro della sezione autoreagente. Detta eccentricità, sommata agli effetti che si generano nelle dissimetrie di carico e di geometria, inducono effetti secondari piuttosto rilevanti ai profili verso le teste. Da ciò deriva la necessità di irrigidire le due estremità.

PREMESSA DI CALCOLO

Il Calcolo viene affrontato realizzando 4 diversi modelli matematici agli elementi finiti:

1) modello di calcolo "unifilare" con discretizzazione mediante elementi tipo "beams" per la valutazione dello stato tensionale, reazioni vincolari e analisi di instabilità globale.

2) Modello di calcolo "tridimensionale" con discretizzazione della struttura autoreagente mediante elementi tipo "beams" (telai di supporto) "plates" (autoreagenza e piastre di ripartizione) e "bricks" (cilindri di rilassamento) volto all'analisi strutturale in prossimità delle teste.

3) Modello di calcolo "tridimensionale" realizzato per dimensionare e verificare le lamiere costituenti la testata di tiro principale (tiro massimo = 450 ton);

4) Modello di calcolo "tridimensionale" realizzato per dimensionare e verificare le lamiere costituenti la testata di tiro secondaria (tiro massimo = 40 ton).