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Il legno ha acquisito di recente nuove posizioni all'interno della componentistica strutturale. L'innegabile successo in determinati contesti , edifici a carattere sportivo soprattutto , ma anche edifici ad uso strumentale , capannoni , ancora dipende in primo luogo dalla riscoperta del legno come nuovo materiale " industriale " , legato cioè a specifici cicli di lavorazione in stabilimento che lo trasformano . Nel passaggio da " naturale " ad "artificiale " il legno nega la sua essenza e a causa di ciò esce dal ciclo produttivo come materiale durevole , resistente , ma soprattutto con caratteristiche stabili e controllate nel tempo . Tra le innovazioni che hanno interessato il mondo delle costruzioni negli ultimi decenni un posto di rilievo spetta sicuramente agli elementi strutturali e compositivi in legno lamellare . La tecnologia di questo materiale non è certo nuova in quanto le prime applicazioni risalgono ai primi del 1900 , anni in cui la tecnologia del legno lamellare incollato veniva brevettata ( 1905 ) in Austria e in Svizzera . Il principio che sta alla base di questa tecnologia produttiva è appunto quello di ottenere mediante incollaggio di lamelle , di opportune dimensioni , elementi strutturali caratterizzati da un' elevata flessibilità sia dal punto di vista formale che compositivo . I vantaggi del processo sono rappresentati sostanzialmente dal fatto di poter ottenere un materiale con caratteristiche di omogeneità ed uniformità di resistenza decisamente superiori alla specie legnosa utilizzata , e di poter contare inoltre su un' ottimizzazione nello sfruttamento della materia prima . Al riguardo delle caratteristiche di resistenza meccanica va detto che le prestazioni finali di un sistema costruttivo che prevede l' impiego del legno lamellare , solo in parte sono condizionate dalle proprietà intrinseche del legno utilizzato dal momento che il comportamento finale , per esempio di una trave realizzata con questa tecnologia , è il risultato dell' azione sinergica tra lamelle e strato di collegamento . Infatti , analizzando più in dettaglio il procedimento tecnologico attraverso il quale vengono realizzati questi prodotti , ci si può rendere conto del fatto che tutti i principali accorgimenti , dalla riduzione della sezione del legname , all' eliminazione dei difetti macroscopici (nodi , fessurazioni , etc..), alla compensazione dei difetti minori attraverso la sovrapposizione delle travi con tavole statisticamente non provenienti dallo stesso tronco , sono rivolti all' ottenimento di una materia prima il più possibile omogenea , in modo concettualmente simile a quanto viene fatto per il vaglio granulometrico degli inerti da impiegare nella realizzazione di una trave in calcestruzzo armato . Chiaramente il parallelo è estremizzato in quanto è sicuramente riduttivo paragonare le funzioni del legno a quelle di un inerte , se non altro perchè completamente differente è il loro contributo dal punto di vista del funzionamento statico all' interno di una generica sezione . Quanto detto serve semplicemente a chiarire il concetto che nell' ambito di un sistema produttivo industrializzato l'obiettivo principale da raggiungere è la possibilità di garantire omogeneità seriale e quindi una costanza di prestazioni . Nel campo delle ricerche in corso , le prospettive più interessanti verso nuove possibilità applicative sembrano essere affidate ai risultati di sperimentazione condotte sulla possibilità di ottenere ulteriori miglioramenti a livello di resistenza flessionale o comunque di comportamento strutturale complessivo . In questa direzione si stanno muovendo degli studi atti a verificare la fattibilità tecnico-economica di un processo produttivo che prevede l' interposizione , tra le lamelle di legno , di fibre resistenti quali fibre di vetro , kevlar o carbonio . A tal proposito F. Laner si è così espresso : " É questo indubbiamente il momento del lamellare , ... ... uno dei problemi che ci troviamo di fronte è quello del basso modulo elastico del legno ; tale valore può essere certamente incrementato , con tipologie diverse dalla trave appoggiata ad esempio , ma anche mettendo nelle colle , tra gli strati , fibre di vetro o carbonio . Si ottiene così un aumento del modulo di elasticità , con un prodotto sempre più omogeneo , con poca dispersione ; l'obiettivo in questo caso non è quella di accrescere nel materiale le caratteristiche meccaniche , quanto quello di renderlo assolutamente omogeneo , avvicinando in qualche misura l' idea stessa dell' acciaio " . Leggerezza , resistenza a flessione e versatilità morfologico-costruttiva rappresentano i tre fattori che pongono ormai il legno lamellare in posizione decisamente competitiva nei confronti dei sistemi costruttivi tradizionali . Citiamo le parole di F. Laner : " Dieci anni di pratica e di sperimentazione col lamellare indicano l' opportunità di selezionare le tipologie strutturali applicative : gli esiti più puliti , più semplici e più efficaci sono quelli che si richiamano alle travi semplicemente appoggiate o all' arco a tre cerniere , ivi comprese le capriate , senza eccessive complessità tecnologiche . Essi rendono maggiormente competitivo e appropriato l' impiego del lamellare . In questi anni , sfruttando la versatilità e la flessibilità di questo materiale , si sono sperimentate e realizzate strutture di grande impegno statico , ottenendo , oltre a interessanti risultati formali , anche ritorni d' immagine nella promozione del lamellare " . In assenza di una normativa italiana specifica che regoli il settore del legno lamellare , le principali normative di riferimento sono le seguenti : - DIN 1052 . La norma tedesca è quella cui le aziende produttrici fanno principalmente riferimento. - REGLES CHARPENTES EN BOIS ( francesi ) . In alcuni casi forniscono le informazioni integrative rispetto alle precedenti in quanto pubblicate più di recente ( 1984 ) . - BRITISH STANDARD 5268 ( inglesi , 1988 ) . - SIA 164 ( svizzere ) . - ASTM ( Stati Uniti ) . - EUROCODICE n°5 , pubblicato nel 1989 dalla Commissione delle Comunità Europee relativo alle regole comuni unificate per le strutture in legno . |